L’Ambone della Cattedrale nel Tempo della Santa Pasqua di Resurrezione, che è interamente scolpito in marmo grigiastro, è formato da una cassa quadrata sostenuta da quattro arcatelle impostate su altrettante colonne con capitelli a fogliame stilizzato. Dalla fronte della cassa sporge il lettorino semicilindrico con un’aquila ad ali spiegate che tra gli artigli stringe una testa umana e con il capo sostiene il leggìo decorato da una protome leonina.
Sulla cornice superiore della fiancata destra si legge:
P(er) IUSSIONEM D(omi)NI MEI GUITBERTI VEN(erabili)S P(res)B(ite)R EGO ACCEPTUS PECCATOR ARCHIDIAC(o)N FECI HOC OPUS
Il nome di Acceptus, che però in questo caso si qualifica come sculptor, accompagnato dalla data di esecuzione (1040), figura anche nei frammenti del pulpito rinvenuti nella chiesa di San Michele a Monte Sant’Angelo che appaiono da un lato formalmente simili e dall’altro stilisticamente diversi dall’ambone canosino. Differenze di stile che sono state interpretate sia nel senso di una datazione più precoce sia in quelllo di una più tardiva di quest’ultimo.
Lasciando irrisolto il nodo della datazione, si potrebbe però anche ipotizzare l’esistenza di un maestro ideatore (Acceptus) che si sia servito di maestranze diverse pe la realizzazione dei due amboni.
Nel tempo di Pasqua, dove il Sacerdote, proclamava il Vangelo della Resurrezione è nell’annuncio della Santa Pasqua.
Nel invitarvi nel Augurare un Buona Pasqua, invitiamo a visitare la Cattedrale Basilica San Sabino con un video a cura della Fondazione Archeologica Canosina.
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